domenica 8 marzo 2015

International Women's Day


Buona festa della donna amiche...
Perchè anche noi abbiamo un cervello, uguale a quello degli uomini il cui interruttore è su on (il mio il più delle volte, non sempre) e non siamo cretine adibite solo ai figli e alla casa. 

Perchè in alcuni paesi essere donna ti mette a disagio, ti mette nei guai, ti devi coprire e non puoi essere più chi sei o non hai mai potuto esserlo. Quando ti senti un pezzo di carne succulento in vetrina e niente di più. Quando avere il ciclo è tabù ed è una cosa vergognosa e imbarazzante da nascondere. Quando vieni giudicata dal numero dei figli o dal sesso ned nascituro. Quando lavorare per una donna è un sogno, figuriamoci parlare di eguaglianza della paga. Quando farti un giro in bicicletta... Te lo scordi. 
Perchè potresti perdere la tua "virtù". 
E se perdi la "virtù" perdi anche la vita...

Ricordiamoci tutte queste cose (e molte molte altre, tristemente...) quando vi invitano ad uno streap party, o alla fiera della cavalla.




attivista ucrania del gruppo FEMEN
Attivista ucraina del gruppo FEMEN durante una protesta



Nel link sopra c'è l'ultimo articolo che ho scritto per SANT. Ho dovuto tagliare molto per esigenze di spazio ma ci sarebbe stato un mondo da raccontare. Ho rivalutato Hillary Clinton. Ho scoperto Patricia Arquette che ha risollevato di nuovo il diabattito sull'equa retribuzione tra uomini e donne il discordo di Patricia Arquette durante la sua premiazione per il suo ruolo nel film Boyhood. Applausi ma anche critiche da parte di chi si è sentito di risponderle in maniera negativa riguardo alla sua attuale posizione di attrice di Hollywood strapagata che reclama #equalPay. Ma se non avesse sollevato lei, di nuovo, la questione, proprio durante l'accettazione del premio Oscar, momento catartico, con gli occhi del mondo addosso, quando e chi sarebbe stato più idoneo di lei nel farlo. Stessa cosa per Emma Watsons (Hermione in Harry Potter). Ha fatto un bellissimo discorso alla UN, durante la presentazione di #HeforShe, per ricordare e reclamare la #gendereequality e puntualissimi gli haters si sono sollevati in coro in critiche inutili. Probabilmente la critica è sinonimo di buona riuscita del discorso perchè se così non fosse passerebbe sotto l'uscio ignorato dalle masse.


Per tagliare corto ho scoperto e rivalutato grandi donne, come la saudita Haifaa Al Manour prima regista donna ( guardatevi La bicicletta verde) e capito che forse, nel tram tram di tutti giorni è difficile essere qualcosa di simile all'attivista super impegnato ed iper invischiato. In ogni caso anche noi possiamo almeno avere la "dignità" di capire e saper almeno veicolare un messaggio in maniera corretta. Documentarsi, leggere, restare informati. 
Fare ricerche per questo articolo mi ha fatta sentire un po' egoista perchè mi sono resa conto che da troppo tempo mi ero chiusa a guscio nel mio mondo di cose da fare e bla bla. Invece non sarebbe male ogni tanto ricordarsi che il mondo non gira attorno solo a noi...


Nessun commento:

Posta un commento