lunedì 14 aprile 2014

Testimonianze. Il migrante deluso. Un migrante maziato...


Pretious l'ho conosciuta per caso, è venuta da me, alla Vodafone dove lavoro, per comprare una sim, due chiacchiere molto veloci e ognuno verso i propri impegni. Era estate, quindi due battute amichevoli sul tempo e via...

La vedo tornare qualche tempo dopo e dal nulla mi dice:"Ho bisogno di te".
Io la guardo e non capisco... di cosa può aver bisogno? Le avrò attivato la promozione sbagliata? Invece, con imbarazzo, senza neanche guardarmi in faccia, mi chiede di aiutarla ad inserire la sua iscrizione nel portale unipr.ir perchè nessuno vuole farlo. Ha provato da sola ma non c'è verso. In segreteria le hanno risposto:"Chiedi a qualcuno che lo abbia già fatto perchè noi non possiamo fare niente..." Mi ha sconvolta vedere che nell'intero cerchio di conoscenze, l'unica persona che potesse darle una mano potessi essere io, un'estranea completa. Accettai di aiutarla e un pomeriggio andai con il mio pc a casa sua per aiutarla.
Rimasi non dico sconvolta ma...Triste. Per la sua casa: pagava più di seicento euro al mese un buco di casa che andava a pezzi, una cucina con un impianto neanche lontanamente a norma, cucinano su un fornello con bombola a gas. Una camera con un pinguino acceso a manetta con i bimbo più piccoli messo li dentro per sfuggire al caldo assurdo generato da muri in compensato e cartongesso... Mentre inserivo la sua richiesta di iscrizione all'università mi raccontò che era da diversi mesi che provava a cambiare casa ma che nessuno le affittava un appartamento per le sue origini africane. Mi raccontò del mobbing sul lavoro, delle angherie del proprietario di casa...
Ho provato ad aiutarla dandole una voce, sperando arrivi a qualcuno...









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